Cure intermedie, un'attesa lunga 10 anni. Nel limbo 1.214 posti
CORRIERE_DELLA_SERA_04_06_2023
Cure intermedie, un'attesa lunga 10 anni. Nel limbo 1.214 posti
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Il sociosanitario non profit si fa sentire a Palazzo. Palazzo Lombardia, nello specifico, sede del governo regionale.
Nei giorni scorsi Aris e Uneba, che rappresentano in Lombardia 500 strutture non profit del settore sanitario e sociosanitario, hanno infatti incontrato il presidente della Regione, Attilio Fontana per «rinnovare la totale disponibilità nei confronti del Sistema sanitario lombardo» e richiedere «di essere presenti in modo stabile nelle cabine di regia delle Ats e Asst (le diverse Asl lombarde, ndr)», riguardanti la programmazione regionale, come informa una nota congiunta delle due organizzazioni.
«Il nuovo modello socio sanitario, specie alla luce della revisione dei Lea, non può certamente essere lasciato alle sole logiche di mercato nella concorrenza tra gli enti erogatori accreditati», si legge nel documento consegnato a Fontana, «poiché finirebbe per minare seriamente la componente di investimento dei vari operatori del sistema salute» e «di conseguenza, anche il livello qualitativo della continuità di cura».
Aris e Uneba auspicano un «differente approccio» anche sul tema degli ospedali classificati e di ispirazione non profit, strutture collocate «statutariamente all'origine del Sistema sanitario nazionale-Ssn che oggi il regolatore pubblico tende, per semplicità, a sovrapporre a comuni ospedali privati», conclude il documento che chiede di «riconoscere il ruolo, sussidiario al pubblico e non in competizione con lo stesso, delle strutture associate» le quali svolgono attività che il privato profit tende spesso ad evitare in quanto poco remunerative e spesso non programmabili.
Lombardia, non profit socio-sanitario a Fontana: «Coinvolgici» (15/05/2023) - Vita.it